Business Continuity



Il Business Continuity Management è una responsabilità dell’Alta Direzione, quale requisito fondamentale per una solida Governance d’impresa.

Inoltre, permette alle aziende di dotarsi di misure organizzative e tecnologiche che permettono di garantire la continuità dei processi “vitali” per l’azienda in caso di incidenti o problematiche che ne mettano in crisi l’operatività.

In funzione del tipo di perimetro d’applicazione, la gestione della Business Continuity consente all’azienda di farsi trovare pronta nel rispondere alle emergenze, anche grazie ai test, alle verifiche periodiche delle strutture di comunicazione e controllo, ossia i gruppi di intervento e decisione in caso si verifichi una minaccia che leda l’operatività aziendale.


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Affianchiamo le aziende che desiderano implementare un “Business Continuity Plan” (BCP) attraverso la definizione, l’assistenza all’implementazione, l’affiancamento nei test del medesimo, facendo sempre riferimento ai più noti standard sulla tematica come la ISO22301:2012.

I capisaldi di questa attività sono riassumibili nei seguenti punti:

  • Definizione del perimetro di Studio
  • Business Impact Analysis
  • Disaster Recovery Plan
  • Piano organizzativo (dalla definizione dello stato di emergenza al ripristino dell’operatività al 100%)
  • Test
  • Mantenimento e miglioramento del piano

Nell’implementare un BCP, aiutiamo le aziende a definire e circoscrivere più accuratamente le problematiche che usualmente ostacolano e demotivano l’Alta Direzione a intraprendere questo tipo di progetti. Questo soprattutto per ciò che riguarda:

  • Costi: non sempre occorrono costi elevati o proibitivi per attuare un BCP.
  • Comprensione: i vertici aziendali, non disponendo ancora di un piano di continuità aziendale, non ne comprendono appieno l’importanza, sottovalutandone la valenza in caso di crisi. Ci occupiamo di circoscrive accuratamente il perimetro di analisi per aumentare l’efficacia degli investimenti e dei risultati.
  • Portata: moltissimi piani di continuità si focalizzano troppo sulla componente tecnologica, trascurando gli altri aspetti, ugualmente critici come la definizione dei ruoli in merito alla presa delle decisioni in momenti di emergenza. Il nostro approccio non parte mai dalla soluzione tecnologica a sé stante ma affronta il piano nel suo insieme: dal punto di vista organizzativo, procedurale e tecnologico.
  • Snellezza: spesso i piani sono accompagnati da documenti corposi, di difficile lettura che non invogliano la dirigenza ad occuparsene. Cerchiamo di limitare al massimo i documenti inutili e “nebulosi”. Un BCP deve esser vissuto, aggiornato e migliorato, perciò facilmente leggibile ed interpretabile, anche in caso di emergenza da chi non lo ha redatto.
  • Accuratezza: la documentazione e le decisioni intraprese in fase di definizione di un BCP devono essere accurate, chiare e precise.
  • Efficacia: tutto questo deve produrre efficacia nel raggiungimento degli obiettivi del piano, che sono di due tipologie:
    1. Prevenzione: evitare che si produca l’evento che potrebbe ledere la continuità operativa
    2. Ridurre al minimo gli impatti nel caso in cui l’evento dannoso si produca.